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Conservatorio Pio



La documentazione del conservatorio Pio si trovava frammista alle carte dei Conservatori della Speranza già Pericolanti, e del S. Maria in Aquiro. Solo la parte più antica delle giustificazioni era ben collocata sugli scaffali.

L’archivio del Conservatorio Pio era privo di qualsiasi strumento di consultazione. In seguito all’incarico conferitomi con delibera del C.d.a. n. 182/2013 ho proceduto all’individuazione dei pezzi appartenenti al fondo in oggetto smistando con i colleghi la documentazione appartenente ai rispettivi archivi da inventariare.

Tale operazione è stata alquanto laboriosa a causa dello scarso spazio a disposizione. Ho inoltre creato mediante l’applicativo Microsoft Access un’applicazione finalizzata alla schedatura della documentazione e alla redazione dell’inventario e degli indici. Tale database è stato messo a disposizione e a libero uso anche dei miei colleghi limitatamente al presente incarico.

Di particolare interesse è la relazione contenuta nel registro n. 1 relativa alla serie Verbali delle congregazioni dal 1829 al 1870 sullo stato amministrativo del Conservatorio Pio al Gianicolo dal 1° settembre 1829 a tutto ottobre 1867.

Gli Istrumenti dal 1777 al 1909 comprendono solo un libro di istrumenti e un protocollo. Di particolare interesse la copia dell’istrumento relativa alla concessione dell’Acqua Vergine fatta da Pio VI al Conservatorio Pio.

La serie Inventari e repertori dal 1818 al 1875 comprende un elenco manoscritto della documentazione consegnata all’archivista del Conservatorio il 1° maggio 1818. Tale elenco corrisponde alla documentazione attualmente posseduta limitatamente agli anni descritti.

I registri mastri dal 1776 al 1810 e dal 1888 al 1902 sono in totale 11. Questa serie, purtroppo alquanto lacunosa, comprende i libri mastri del Conservatorio Pio e dal 1851, anche quelli del Monastero del Divino Amore riunito. Con il 25 marzo del 1851 è stato infatti riunito al Conservatorio Pio, il Venerabile Conservatorio del Divino amore di Roma con decreto del 17 gennaio 1851 di Sua Santità Papa Pio IX con il quale disponeva che l’amministrazione del Monastero fosse riunita a quella del Conservatorio Pio e diretta dai deputati di quest’ultimo.

Della serie Giustificazioni dal 1775 al 1872, fanno parte i conti di spese effettuate dal Conservatorio, le note dei lavori fatti dalle zitelle, i conti del Conservatorio Pio in Montorio, i ruoli degli assegni mensili e obblighi di messe del Conservatorio, le quietanze delle elemosine, le note delle riscossioni e dei pagamenti dell’esattore, gli indici mensili dei consumi, i conti dei lavori effettuati, i riassunto dei

prodotti dell’orto.

Dal 1833 sono presenti gli indici delle giustificazioni. Le giustificazioni dal 1873 al 1913, contengono oltre alle giustificazioni di pagamenti effettuati o ricevuti, anche i registri di conto consuntivo, i bilanci di previsione, bollettari dei mandati di pagamento, bollettari di esigenze e ricevute dei depositi fatti presso la Banca Romana.

Dall’anno 1874 si trovano anche le giustificazioni di pagamento per il mantenimento delle alunne del Pio trasferite presso il conservatorio delle Pericolanti.

La serie Giustificazioni del lavorio delle lane contiene per lo più pagamenti effettuati ai lavoranti dediti alla tessitura delle lane. Comprende anche i cosiddetti foglietti di vendite e riscossioni fatte allo spaccio dei panni della fabbrica posto sotto il Venerabile Conservatorio Pio posto in Piazza Venezia, le note delle pezze tessute e consegnate al collegio Germanico, le note delle mercanzie ricevute, le liste di spese e pagamenti effettuati, i conti dei lavori eseguiti.

Sui dorsi dei primi volumi delle giustificazioni sono dipinti gli stemmi di due Protettori del Conservatorio Pio al Gianicolo. Lo stemma del cardinale Antonio Casali, è raffigurato con una torre e un uccello posato (cfr. voll. nn. 48-58 per gli anni 1776-1786 e nn. 104 – 114 per gli anni 1761-1786).

Nel 1776 il card. Casali ottenne da Pio VI la protettoria del Conservatorio Pio, già guidato con risultati poco favorevoli dal governatore monsignor Potenziani; il Casali gli dette le regole, molto austere, sviluppandovi la produzione di tele fini e damascate a uso di Fiandra, merletti, dobletti, rigatini, fazzoletti e fustagni.

Lo stemma del cardinal Carandini con aquila bicipite lo troviamo sui dorsi dei volumi delle giustificazioni nn. 59-68 per gli anni 1786-1796 e nn. 115-124 anni 1787-1796.

Per gli anni mancanti della serie Bilanci preventivi dal 1880 è necessario confrontare la serie giustificazioni in cui sono conservate in molti casi anche oltre i registri dei bilanci preventivi, anche i registri di conto consuntivo e bollettari dei mandati di pagamento.

Anche per quanto riguarda gli anni mancanti dei consuntivi dal 1876 è necessario consultare la serie delle giustificazioni in cui sono conservate in molti casi oltre i registri di conto consuntivo, anche i bilanci di previsione e i bollettari dei mandati di pagamento.

Il resto della documentazione comprende libri delle messe dal 1822 al 1873, posizioni delle religiose del Divino Amore dal 1850 al 1871 trasferite presso il Conservatorio Pio nel 1851 e permesso di trasferimento di alcune religiose in altri monasteri.

Sono inoltre descritti nel presente inventario i bollettari dei mandati di pagamento, esigenze, riparti e ordini di pagamento, prontuari delle riscossioni e reversali. Nella serie generica ‘amministrazione’ sono descritti un registro delle partite dei pagamenti in sospeso dell’esattore per gli anni 1887-1896, un registro dei Valori contenuti nella cassaforte dal 1892 al 1924, un registro di conto corrente della Banca d’Italia dal 1900 al 1908.

L’ordine delle serie è stato concordato con la coordinatrice del progetto per l’Isma.

Tutta la documentazione descritta nell’inventario è stata riordinata e condizionata ove possibile in cartelle su cui sono state apposte le relative etichette e segnature.

Si ritiene opportuno segnalare la necessità di restauro di alcuni volumi e delle coperte dei volumi delle giustificazioni, in molti casi deteriorati da escrementi di natura aviaria, per una migliore conservazione.