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| - Conservatorio dell'Addolorata detto delle Pericolanti (1786-1887) poi Conservatorio della Speranza (1888-[1975])
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| - Record EAC-CPF creato sulla base del profilo storico istituzionale elaborato da Alessandra Venerosi Pesciolini
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| - Nota storica istituzionale elaborata da Alessandra Venerosi Pesciolini a introduzione dell'inventario del fondo CONSERVATORIO DELLA SPERANZA GIA DELL'ADDOLORATA DETTO DELLE PERICOLANTI
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SAN:abstract
| - … i miseri fanciulli e fanciulle cui la privazione dei genitori e la mancanza delle naturali forze getta nella più lacrimevole spirituale temporale povertà, da Dio furono in ogni tempo raccomandati a quegli animi generosi che imitando la sua instancabile carità si occupassero di raccoglierli, alimentarli ed educarli. "Così leggiamo di un Filippo Neri, di un Ignazio di Lojola, di un Giuseppe Calasanzio, di un Girolamo Emiliani e di molti altri che fra le loro gloriose imprese, meritano di essere ricordati per essersi adoperati verso i poveri derelitti fanciulle e fanciulli" [Dal registro n. 1, "Regole del Conservatorio così detto delle Pericolanti stabilito sotto la protezione di Maria SS. ma Addolorata".]. Da questo spirito fu investito Francesco Maria Cervetti sotto il pontificato di Pio VI. Egli prese infatti in affitto una casa contigua alla chiesa di S. Maria della Pace dove sotto la cura di una pia e prudente maestra, raccolse alcune povere fanciulle. Essendo poi aumentato il numero delle ragazze, si trasferirono in un'altra casa più ampia situata nel palazzo Leoni posto sulla piazza di S. Maria in Trastevere. Il vantaggio che quest'opera pia dava alla società, mosse il cuore del Pontefice Pio VI che con delle largizioni era più volte venuto incontro alle necessità urgenti di quella comunità. In una nota del 13 maggio 1888 [Cfr. 5.8/13 serie Giustificazioni] è scritto "Il fabbricato del conservatorio della Speranza, già delle Pericolanti, in origine era di proprietà del m.se Vitelleschi che la vendette al Monte di Pietà di Roma con istromento registrato in atti Bellucci notaio capitolino il 15 ottobre 1790 e dal Pontefice Pio VI fu donato al Conservatorio per il ricovero delle orfane come al chirografo del 21 aprile 1792. "Con chirografo di Sua Santità Pio VI del 21 aprile 1792 si dispose che le fanciulle custodite in una casa detta di Carità posta in S. Maria in Trastevere sotto la direzione di Francesco Maria Cervetti, fossero collocate nel casamento sulla piazza delle Fornaci venduto dal m.se Angelo Vitelleschi al S. Monte di pietà (istrumento in atti Bellucci notaro capitolino del 15 ottobre 1790 e 19 aprile 1791), ordinando al tesoriere di mettere a profitto l'acqua di cui era fornito il detto casamento per costruire un filatoio ed incannatoio da seta nel quale impiegandosi le fanciulle potessero ritrarvi nella massima parte la loro sussistenza e si dispose che le spese per la costruzione di detto lavorio per il collocamento delle fanciulle" [Cfr. PER 24, in posizione 61.]. Fu così che lo stato di queste povere fanciulle, mosse la pietà della c.ssa Costanza Belloni Mandosi che nominò suo erede universale il Conservatorio come appare dal suo testamento del 2 novembre 1792 [Cfr. PER 5, serie Mastri]. Altri sussidi a favore del Conservatorio, provenivano dall'erario. Il 1°luglio 1801, il pontefice Pio VII, approvò la continuazione di tali sussidi. Successivamente il Conservatorio beneficiò di altre eredità. Un tal Giuseppe Curti nel 1825 lasciò le sue sostanze al Conservatorio e Bonifazio Bartocci con testamento del 25 febbraio 1828 dispose la sua eredità a favore dell'Istituto. L'amministrazione del Conservatorio era inizialmente curata dalla superiora insieme al Commissario generale della R.C.A. Con una disposizione di Leone XII, motu proprio del 14 novembre 1826, l'amministrazione venne riunita sotto una commissione che durò solo tre anni. Fu soppressa con un breve il 28 agosto 1829 da Sua santità Pio VIII. In questo breve si ordinava che il Conservatorio delle Pericolanti ritornasse sotto la tutela del Commissario generale della R.C.A. Gregorio XVI dispose con breve del 14 gennaio 1840 che l'amministrazione del Conservatorio fosse presieduta dal tesoriere generale ferma rimanendo la dipendenza di un vice gerente per la parte spirituale [Come attestato dalla relazione di questo libri mastro, "dell'antica amministrazione non si sono rinvenuti registri ad eccezione di un libro di entrate e uscite dell'eredità Mandosi]. Il luogo pio fu amministrato dalla R.C.A. fino a tutto il settembre 1870. Da ottobre 1870 fino al 4 dicembre 1872 fu amministrato dall'alunna, Superiora dello stesso conservatorio, giorno in cui l'amministrazione degli Ospizi di S. Maria in Aquiro e SS. Quattro Coronati ne prese possesso. Il regio decreto del 17 novembre 1872 stabiliva anche l'obbligo di conservare distinti lo scopo e la speciale natura e tenere separate le attività e passività dei rispettivi patrimoni. Con il 16 gennaio 1873 furono trasferite presso il conservatorio delle Pericolanti le alunne del Conservatorio Pio al Gianicolo. La Commissione nominò direttrice la stessa alunna sopra indicata. Fu stabilito un regolamento interno con decreto n. 41034 del 9 dicembre 1878. Le funzioni di cassa venivano svolte dalla Banca Romana [Cfr. PER 24, in posizione 61]. Nel gennaio 1888 il conservatorio delle Pericolanti chiese ed ottenne il cambio di denominazione in Conservatorio della Speranza [Cfr. Osma 5.8/12, filza n. 43]. Si legge infatti "… Vista la deliberazione in data 19 ottobre 1887 con cui la commissione amministratrice del Conservatorio delle Pericolanti in Roma, avente per scopo quello di accogliere ed educare fanciulle povere, stabilì di cambiare il nome del Pio istituto in quello della Speranza, visto il voto emesso dalla Deputazione provinciale di Roma in seduta del 21 novembre 1887; vista la legge 3 agosto 1862 sulle Opere pie e relativo regolamento 27 novembre dello stesso anno: abbiamo decretato e decretiamo. E' autorizzato il Conservatorio delle Pericolanti in Roma ad assumere d'ora innanzi il nome di Conservatorio della Speranza. Il nostro ministro proponete è incaricato della esecuzione del presente decreto dato a Roma l'8 gennaio 1888"[Cfr. 5.8/12 serie Giustificazioni. In filza 43 del 24 gennaio 1888.].
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SAN:formaAutorizzataProduttore
| - Conservatorio della Speranza (1888-[1975])
- Conservatorio dell'Addolorata detto delle Pericolanti (1786-1887)
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